Parliamo oggi di comunicazione e scrittura per la pubblicità, perchè non sempre ciò che risulta leggibile riesce a comunicare qualcosa e soprattutto quel qualcosa che desideriamo comunicare.

L’uomo ha acquisito nel tempo un linguaggio che va ben oltre lo scambio di segnali, come avviene un pò per tutte le specie animali, lui ha la capacità di usare il linguaggio in maniera creativa e articolata.

Bisogna fare attenzione però, perchè quello che diciamo può allontanarsi dal significato originario delle semplici parole. Infatti la comunicazione gestuale ed espressiva, che accompagna le nostre frasi, può rafforzare o addirittura capovolgere il significato delle nostre parole.

Anche per la comunicazione pubblicitaria valgono le stesse regole, l’esempio che segue rende meglio il concetto espresso.

Comunicazione per la pubblicità

Trovare la giusta combinazione di parole, immagini e gesti, utili a quello che si desidera comunicare è alla base di una buona comunicazione.

Se vogliamo emozionare inoltre, non dimentichiamo di curare la punteggiatura.
La punteggiatura  ci suggerisce la corretta interpretazione, ci comunica l’intensità delle emozioni, da’ respiro, pause o accelerazioni.
Per comprendere meglio come segnare la punteggiatura è sicuramente d’ aiuto ascoltare quello che abbiamo scritto rileggendo ad alta voce. La punteggiatura è spesso legata a scelte e gusti personali; c’è chi parla con ritmi frettolosi, chi più pacatamente rispettando, probabilmente, il ritmo proprio della persona. Rispettare le pause fondamentali e le regole di base resta comunque il primo passo per una scrittura chiara a tutti.

Leggi e conserva, se lo desideri, la nostra Guida all’utilizzo della punteggiatura, che riassume le regole di base.